La prima domanda che ci pongono è questa: che prove posso utilizzare in giudizio per chiedere una separazione con addebito per un tradimento avvenuto durante il matrimonio?
Prima di esaminare le prove utilizzabili in sede giudiziale per dimostrare l’infedeltà del partner, è bene comprendere per quale motivo il coniuge tradito intende provare in sede giudiziale il tradimento.
TRADIMENTO COME MOTIVO DI ADDEBITO DELLA SEPARAZIONE
Il fine perseguito dal coniuge che ha subito il tradimento è senz’altro quello di ottenere l’addebito della separazione in capo al responsabile del tradimento.
L’addebito della separazione, invero, produce delle conseguenze giuridiche ben precise nei confronti del coniuge che subisce la condanna, segnatamente determina:
- la perdita del diritto all’assegno di mantenimento;
- la perdita dei diritti successori;
- la condanna alle spese del giudizio.
Se vuoi maggiori informazioni sui presupposti e le conseguenze dell’addebito nel procedimento di separazione personale dei coniugi leggi l’articolo del nostro blog Separazione con addebito.
QUANDO IL TRADIMENTO COSTITUISCE MOTIVO DI ADDEBITO
Prima di addentrarci nell’esame del ventaglio dei mezzi probatori utilizzabili per dimostrare l’infedeltà del coniuge occorre rammentare che non sempre il tradimento, anche quando viene provato e documentato, può essere considerato motivo di addebito della separazione.
Per ottenere l’addebito della separazione nei confronti del coniuge che ha commesso una violazione del dovere di fedeltà, è necessario provare che il tradimento abbia determinato la crisi coniugale.
Secondo, infatti, la più recente giurisprudenza di legittimità la dichiarazione di addebito della separazione implica la prova che la irreversibile crisi coniugale sia ricollegabile esclusivamente al comportamento volontariamente e consapevolmente contrario ai doveri nascenti dal matrimonio di uno o di entrambi i coniugi, ovverosia che sussista un nesso di causalità tra i comportamenti addebitati ed il determinarsi dell’intollerabilità della ulteriore convivenza (C. Cass., sent. n. 32837/2022).
PROVE PER DIMOSTARE IL TRADIMENTO IN SEDE DI SEPARAZIONE
Ora passiamo in rassegna tutti i mezzi probatori che possono essere validamente spesi in un procedimento di separazione per dimostrare il tradimento commesso dal partner infedele.
a) Le prove documentali
Questo tipo di prove rappresentano senz’altro le prove più efficaci da utilizzare in un procedimento di separazione.
Questo proprio perché esse formano piena prova dei fatti e delle cose rappresentate e, pertanto, difficilmente il coniuge nei cui confronti sono utilizzate potrà contestare la veridicità delle stesse.
Sono prove documentali le scritture private (ad esempio nel caso specifico del tradimento, una lettera o un foglio firmato dal coniuge infedele in cui ammette il tradimento commesso nei confronti della moglie), oppure un contratto, una ammissione di debito, una diffida, e gli atti pubblici, ad esempio, un atto notarile.
b) Le fotografie
Sono senz’altro utili tutte le fotografie che riproducono il coniuge mentre si scambia effusioni con una terza persona, che ovviamente non è il partner.
Cogliere il partner nell’atto del tradimento rappresenta una valida prova della violazione del dovere di fedeltà.
In tal caso, le contestazioni che potranno essere sollevate dal coniuge infedele potranno riguardare solo il dato temporale, ossia il momento in cui è stata scattata la foto.
Egli potrà, ad esempio, sostenere che la fotografia prodotta in giudizio sia stata scattata in un’epoca antecedente al matrimonio.
c) Email o sms
Anche le email o gli sms ricevuti dal partner nelle quali quest’ultimo ammette il tradimento hanno senz’altro un importante valore probatorio.
In questo caso, come nell’ipotesi delle fotografie, questi mezzi probatori sono assimilati, per quanto riguarda il valore probatorio, ai tradizionali documenti cartacei.
Questo significa che, ai sensi e per gli effetti dell’art- 2712 c.c., essi formano per la legge piena prova dei fatti che vanno a rappresentare, a meno che la controparte non li contesti.
d) La testimonianza
La testimonianza rappresenta la prova tipica del processo civile.
Questo anche nei procedimenti di separazione.
In questo ambito, il teste però può deporre solo su fatti avvenuti in propria presenza o di cui abbia conoscenza diretta.
Se il testimone riferisce di aver saputo del tradimento perché rivelatogli da altri soggetti che non sono i coniugi, la sua dichiarazione è liberamente valutabile dal giudice.
e) Relazione dell’investigatore privato
In alcuni casi, i coniugi possono decidere di incaricare un investigatore privato per raccogliere delle prove dell’infedeltà del partner.
In questo caso, la relazione scritta dell’investigatore privato non ha rilevanza probatoria.
Potranno invece costituire delle valide prove le foto scattate ed inserite nella relazione.
Parimenti, può assumere valore probatorio la testimonianza dell’investigatore che riferisca al giudice ciò che ha visto lui direttamente durante l’espletamento delle indagini.
SUGGERIMENTI PRATICI
Nel tentare di raccogliere delle prove finalizzate a dimostrare l’infedeltà coniugale si possono in astratto commettere numerose violazioni e, in alcuni casi, anche dei reati.
Pensiamo ad esempio a chi cerca di accedere all’account del partner senza la sua autorizzazione.
Tale condotta integra il reato di accesso abusivo a sistema informatico.
Proprio al fine di evitare di incorrere in eventuali responsabilità di tipo civile od anche penale, è sempre meglio confrontarsi con il proprio legale su quali possano essere le giuste azioni o gli accorgimenti da adottare per raccogliere dei validi elementi di prova da spendere in sede giudiziale.
Avvocato Cristiano Galli
Se vuoi conoscere meglio i servizi offerti dallo Studio in questa materia visita la pagina Diritto di famiglia e delle successioni.
Vuoi maggiori informazioni sulle prove che possono essere utilizzate per dimostrare il tradimento in un procedimento di separazione? Contattaci e saremo lieti di rispondere alle tue domande.